Approfittando del risveglio di Gerusalemme, Apries, tento' il ritorno, via mare, nel Retenu(Siria e Palestina), ma con scarsa convinzione; quando Babilonia distrusse completamente Gerusalemme, l'esercito egiziano torno' subito in patria.

Apries, migliora i suoi rapporti con la Grecia e invia truppe alla conquista di Cirene, in aiuto dei Libici; la disfatta fu totale tanto che si sospetto', da parte libica, di un complotto egizio ai loro danni, la qual cosa provoco' rivolte sia al fronte che in patria.

Apries, invio' allora in Libia Amasi, come ambasciatore per placare la rivolta; Amasi riusci' talmente bene nell'impresa che fu eletto dai libici Faraone, pur senza accettare la nomina.

Apries, richiamo' subio Amasi inviando al suo posto un altro ambasciatore, ma Amasi non accetto' di rientrre in patria, provocando uno scontro con il Faraone; Amasi spalleggiato dalla sua corte usci' vincitore dalla scontro e il faraone Apries fini' in catene.

Amasi condusse Apries a Sais rimanendogli pero' sempre accanto come eminenza grigia ed in pratica come reggente; Apries riusci' a sfuggire al giogo di Amasi rifugiandosi nel Delta e dandosi alla pirateria fino a che rimase vittima della folla inferocita che lo uccise.

Apries, fu comunque sepolto come un faraone , con tutti gli onori, nel tempio di Neit a Sais.